INFORMATIVA OCCUPANTI DELL'EDIFICIO
INDICAZIONI PER LA PREVENZIONE ED IL CONTROLLO DELLA LEGIONELLOSI

INFORMATIVA OCCUPANTI DELL’EDIFICIO

La Legionella, come si forma e contagia l’uomo

Regole di igiene da seguire per prevenirla

RICHIAMI STORICI

I batteri della legionella fanno parte del genere batteri gram-negativi acrobi. La più temibile (tra i 50 tipi esistenti) è Legionella pneumophila.
Il nome “Legionella” deriva da un’epidemia di polmonite che colpì un gruppo di veterani dell’American Legion durante una convention nel 1976 a Philadelphia, tenutosi in un albergo: dei complessivi 2.000 partecipanti più di 200 furono colpiti da una forma acuta e particolarmente resistente di polmonite acuta. Ben 34 persone persero la vita.

DA DOVE ARRIVA

I batteri della legionella sono normalmente presenti nei fiumi, nei laghi, nei pozzi e nelle acque termali, ma sopratutto negli stagni e nelle pozze sotto il sole, dove la temperatura è più elevata. E’ quindi possibile trovarla anche negli scavi edili, magari quando si sta eseguendo la manutenzione straordinaria alla rete idrica pubblica. Da quì alcune colonie potrebbero entrare in circolo nonostante le precauzioni che normalmente vengono prese e così si diffondono.

Una volta presenti anche negli acquedotti, i batteri sono in grado di superare, senza eccessivi danni, i normali trattamenti di potabilizzazione: ma sono presenti in quantità per cui non sarebbero pericolosi.

I batteri che causano la legionella diventano pericolosi quando trovano le condizioni per moltiplicarsi: queste condizioni possono realizzarsi nelle vostre abitazioni.

COSA E’ CAMBIATO NEGLI ULTIMI ANNI

Nei passati venti anni ci sono due novità che riguardano l’acqua potabile.

  1. l’acqua è soggetta a numerosissimi controlli dal 2001: l’acqua si è accertatto essere di qualità altissima (forse la migliore al mondo). Sono stati ridotti gli additivi chimici (a base di cloro) con funzione di conservante alimentare e disinfettante. L’acqua oggi è un “alimento molto buonoe quindi, ma anche purtroppo, “con pochi conservanti“.
  2. I pozzi da cui viene estratta l’acqua sono sempre più profondi e le acque sono più pure ed anche più ricche di “buoni” minerali disciolti: l’alimento acqua è più ricco di nutrienti minerali (sono acque minerali) tra cui c’è il calcare (che è però un problema per l’igiene).

L’acqua, più buona, più dura e senza conservanti (cloro), deve essere gestita con RINNOVATE ABITUDINI IGIENICHE.

CONDIZIONI PER LO SVILUPPO E IL CONTAGIO

La legionella si sviluppa e può essere contagiosa diventano pericolosa quando, e solo quando, sussistono contemporaneamente le seguenti condizioni:

1. temperatura ottimale di sviluppo tra 25 e 45° C con crescita massima attorno ai 37° C (dopo la caldaia scaldabagno o dentro il boiler);

2. ambiente stagnante e senza (o poco) circolo (linee idriche poco o mai utilizzate, il boiler)

3. ambiente aerobico, con presenza contemporanea di acqua e di ossigeno (soprattutto boiler e tubi flessibili per le docce);

4. presenza di elementi nutritivi tipo biofilm, scorie, ioni di ferro e di calcare, altri microrganismi (linee poco utilizzate o boiler vecchi);

5. nebulizzazione dell’acqua con formazione di micro-gocce (di diametro variabile fra 1 e 5 micron, tipo nebbia);

6. i vapori di acqua sono inalati in sufficienti quantità (respirati, non bevuti);

7. la persona ha criticità preesistenti (età avanzata, fumatore, debolezza dei polmoni, ecc.).

MODALITA’ DI CONTAGIO E TRASMISSIONE

La legionella penetra nel nostro organismo per via respiratoria, mediante inalazione o aspirazione di aerosol. Un ammalato non può contagiare altre persone.

FATTORI CHE INFLUENZANO LO SVILUPPO DI MALATTIE

La legionella fa sviluppare le malattie in forme più gravi in soggetti che hanno età avanzata, sono fumatori, hanno problemi di immunodeficienza o patologie cronico-degenerative.

MALATTIE

1) Malattia dei Legionari (Legionellosi)

2) Febbre di Pontiac

3) Forma subclinica (senza apparenti sintomi clinici)

Foto 1: Rubinetto lavello-rompigetto incrostato

Foto 2: Soffione doccia incrostato

Foto 3: Boiler con calcare

INDICAZIONI PER LA PREVENZIONE ED IL CONTROLLO DELLA LEGIONELLOSI

Gent.mi Proprietari e Condomini,

con riferimento alle Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi” (Accordo del 07/05/2015 tra Governo, Regioni e Province autonome) riportiamo di seguito alcune buone indicazioni  da mettere in atto per cercare di prevenire lo sviluppo del batterio della legionella.

Evidenziamo che possono presentarsi due differenti tipologie di casistiche a cui appartiene il Vostro caso:

  • Acqua Calda Sanitaria Condominiale
  • Acqua Calda Sanitaria Autonoma.

Le principali attenzioni che chiunque deve considerare nelle proprie abitudini riguardano:

  • le gestione delle temperature dell’acqua calda,
  • la stagnazione dell’acqua calda soprattutto in co-presenza di aria,
  • la pulizia e manutenzione di tutto l’impianto idrico,
  • la lotta al calcare.
 
INDICAZIONI PER TUTTI

Le regole di igiene di base riguardano soprattutto la lotta al Calcare:

  • Mantenere i rubinetti e i diffusori (soffioni docce, rubinetti e filtri di lavandini/vasche) puliti, privi di incrostazioni/calcare.
  • In caso di usura, sostituire il rompigetto, il miscelatore, le crocette dei rubinetti ed i diffusori / soffioni delle docce.
  • Manutenere o sostituire i boiler soprattutto se datati (vedi fotografia).
  • Si consiglia l’installazione di opportuni dispositivi anticalcare (addolcitori) se la durezza dell’acqua è elevata (che siano condominiali o a servizio dei singoli appartamenti).
 
IMPIANTI CONDOMINIALI DI ACQUA CALDA SANITARIA

Nel caso in cui la Vostra unità immobiliare fosse in un Condominio con il Servizio Condominiale di Acqua Calda Sanitaria:

  • Far scorrere l’acqua (sia calda che fredda) per almeno 5 minuti a settimana da tutti i rubinetti/erogatori
    (appartamenti e parti comuni) che non vengono utilizzati quotidianamente (meglio flusso molto lento ma prolungato che veloce ma breve).
  • A seguito di lunghi periodi di assenza dall’appartamento (es. ferie), far scorrere I’acqua (calda e fredda) da tutti i rubinetti/erogatori per almeno 5 minuti prima di utilizzarli.
  • Verificare la presenza di eventuali appartamenti sfitti/non occupati da un periodo di 2/3 mesi e segnalarne tempestivamente I’eventuale presenza allo Studio Amministrativo.
  • Segnalare allo Studio Amministrativo eventuali rallentamenti di portata del flusso idrico dagli erogatori/rubinetti/diffusori degli appartamenti (anche dopo la pulizia dei rompigetto).
 
IMPIANTI AUTONOMI DI ACQUA CALDA SANITARIA

Eseguire le seguenti operazioni con molta cura ed attenzione e affidandosi a persone con competenze in merito.

  • Pulire, manutenere la caldaia scaldabagno come da indicazione del costruttore / manutentore.
  • Tenere le impostazioni della temperatura della Cardaia scaldabagno o del serbatoio di accumulo di acqua calda sanitaria (il Boiler), con temperatura superiore ai 50°C (Inferiore a 60°C per evitare scottature).
  • Eseguire se possibile ogni circa 6 mesi l’igienizzazione dell’impianto d’acqua calda sanitaria (Boiler o Caldaia scaldabagno e linee idriche):
    • smontare e lavare (o sostituire) tutti i rompigetto, docce e doccette e tubi flessibili smontabili e eliminare il calcare (usare normale aceto o anticalcare), e rimontare;
    • eseguire uno shock termico alzando al massimo la temperatura (60-80° C) e far scorrere l’acqua “molto lentamente da tutti i rubinetti
      (Prestare molta cura alle scottature! – Ricordarsi di riabbassare l’impostazione della temperature!);
    • si consiglia la sostituzione dei Boler (o una loro manutenzione) quando obsoleti, affidandosi a personale specializzato.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *